BMW K1600GT

Provata.
Ho scelto la giornata adatta con calma, sbollita l' euforia dei tanti che volevano salirci sopra, accontentandosi dei dieci minuti per salire e scendere via Petrarca.
Prova moooooolto lunga , al punto che Gianfranco di Prima mi ha telefonato tre volte sul cellulare non sapendo che fine avessi fatto !!!!!!!!!
Dopo un pò di apprendistato con il "ride by wire" che soprattutto quando si sposta la moto in prima dà un pò di insicurezza a causa del "lag" tra comando e risposta motore, fattaci la mano non ci si pensa più.
Ho apprezzato rispetto al KGT 1300:
- il saund del sei cilindri (uno sballo, impagabile)
- un grosso miglioramento della stabilità con vento laterale (è un treno, a qualsiasi velocità)
- una posizione di guida più "seduta", meno caricata in avanti rispetto al 1300, quindi più riposante per la schiena quando i chilometri diventano parecchie volte "...ento" o addirittura "...ila".
- protezione aerodinamica ulteriormente migliorata; il plexiglass arriva a proteggermi dal vento completamente, casco compreso, nonostante il mio metro e novanta
- totale assoluta assenza di vibrazioni
- totale assoluta assenza di turbolenze
- strumentazione a colori a LED sempre visibilissima, completissima per informazioni
- una coppia da trattore, pur mantenendo il livello di potenza sui 160 CV del 1300
- la accelerazione e la ripresa (fino alla velocità autolimitata di 250 km/h)
- la manegevolezza e la riduzione di peso
- grande sensazione di stabilità
Cosa non mi è piaciuto?
il prezzo (con un pò di robba aggiunta arriviamo a 23 mila)
la gamma di colori (solo due)
il consumo (dar da bere agli assetati! - ...e qui ce ne sono 6)
una strana pulsazione della leva frizione in cambiata (mi dicono che non è un difetto ma una caratteristica della meccanica)

Comunque devo riconoscere che è un prodotto al top, ad elevatissima tecnologia (le centraline di bordo sono addirittura 13)
Credo che con questa moto, per chi vuole fare turismo veloce a medio-lungo raggio ci sia ben poca storia con quello che resta in giro.
Un grazie come sempre alla estrema disponibilità degli amici di Prima.